A témához tartozó oldalak: < [1 2 3 4 5 6 7] > | Messaggio per i giovani traduttori (e per i meno giovani) Téma indítója: Emanuela Casola
| Non necessariamente vero... | Jan 23, 2010 |
Lionel_M wrote: Perché: semplicemente perché uno è più qualificato dell’altro e che se sbaglio sulla centrale o sul PIL rischio la vita di gente ma non sul colore del copriletto ! Scusate il ragionamento da “cretino!. Ma temo di non essere tanto lontano della verità visto la mia età...
[Edited at 2010-01-22 23:58 GMT] Stai dimenticando l'importanza, in termini di valore commerciale e redditività, di un sito web ben tradotto... traduzioni di PIL e siti turistici sono entrambi importanti, perché entrambi svolgono una determinata funzione, indipendentemente dal colore del copriletto... Non è solo il contenuto a determinare il valore di una traduzione, ma l'uso che se ne fa e i vantaggi che apporta... | | | Alessandra Martelli (X) Olaszország Local time: 05:01 angol - olasz + ... Assolutamente d'accordo | Jan 23, 2010 |
Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: Lionel_M wrote: Perché: semplicemente perché uno è più qualificato dell’altro e che se sbaglio sulla centrale o sul PIL rischio la vita di gente ma non sul colore del copriletto ! Scusate il ragionamento da “cretino!. Ma temo di non essere tanto lontano della verità visto la mia età...
[Edited at 2010-01-22 23:58 GMT] Stai dimenticando l'importanza, in termini di valore commerciale e redditività, di un sito web ben tradotto... traduzioni di PIL e siti turistici sono entrambi importanti, perché entrambi svolgono una determinata funzione, indipendentemente dal colore del copriletto... Non è solo il contenuto a determinare il valore di una traduzione, ma l'uso che se ne fa e i vantaggi che apporta... Bravo Giovanni! Spesso si crede che le traduzioni turistiche siano "semplici" e "generiche", ma ci si dimentica del fatto che adattare un testo pensato per un pubblico (prendiamo, ad esempio, il pubblico tedesco) ad un altro pubblico (come può essere quello italiano) è tutt'altro che semplice o immediato.. ci vogliono molta esperienza ed una profonda conoscenza del mercato, se davvero si vuole fornire un servizio di ottima qualità. Poi, come dice Lionel, i ragazzini te lo fanno per Eur 0.02 a parola.. ma NON si tratta di un lavoro da 0.02 e, permettimi di sottolinearlo, nemmeno da 0.05. Poi se vogliamo cominciare a dividere i traduttori tra serie A e serie B in base ai testi che traducono facciamolo pure, ma qui si scivola in un discorso un po' squallido secondo me. Edit: Stiamo, però, scivolando nell'off-topic!
[Edited at 2010-01-23 14:40 GMT]
[Edited at 2010-01-23 14:44 GMT] | | | Mission impossible! | Jan 23, 2010 |
Come ho già detto nella discussione riguardo le tariffe, sono d'accordo con tutti voi sul fatto che è "obbligatorio" non svendersi neanche agli inizi. Però vorrei dire a Emanuela, come già avete fatto notare in questo topic, che il problema delle tariffe da fame "offerte" dalle agenzie non è caratteristico soltanto dell'Italia, quindi non vedo perché sparare a zero sul Bel Paese e basta Tante agenzie europee che ho contattato... See more Come ho già detto nella discussione riguardo le tariffe, sono d'accordo con tutti voi sul fatto che è "obbligatorio" non svendersi neanche agli inizi. Però vorrei dire a Emanuela, come già avete fatto notare in questo topic, che il problema delle tariffe da fame "offerte" dalle agenzie non è caratteristico soltanto dell'Italia, quindi non vedo perché sparare a zero sul Bel Paese e basta Tante agenzie europee che ho contattato in questi mesi, mi hanno chiesto di lavorare per loro a €0.02-0.03 chiedendo di abbassare la mia tariffa. Io faccio parte dei giovani traduttori e viene da sé che se provo a propormi a una tariffa come €0.08-0.09, bè...riuscite a immaginare facilmente dove mi mandano, dato che ho poca esperienza e sono neolaureata! Con questo non penso di svendermi..E questo è un discorso che ho già affrontato l'estate scorsa, sollevando i soliti polveroni, alcuni di voi lo ricorderanno forse! Un saluto a tutti, Antonella
[Modificato alle 2010-01-23 20:47 GMT]
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[Modificato alle 2010-01-23 20:49 GMT]
[Modificato alle 2010-01-23 20:49 GMT] ▲ Collapse | | | Lionel_M (X) Local time: 05:01 angol - francia + ...
Alessandra Martelli wrote: Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: Lionel_M wrote: Perché: semplicemente perché uno è più qualificato dell’altro e che se sbaglio sulla centrale o sul PIL rischio la vita di gente ma non sul colore del copriletto ! Scusate il ragionamento da “cretino!. Ma temo di non essere tanto lontano della verità visto la mia età...
[Edited at 2010-01-22 23:58 GMT] Stai dimenticando l'importanza, in termini di valore commerciale e redditività, di un sito web ben tradotto... traduzioni di PIL e siti turistici sono entrambi importanti, perché entrambi svolgono una determinata funzione, indipendentemente dal colore del copriletto... Non è solo il contenuto a determinare il valore di una traduzione, ma l'uso che se ne fa e i vantaggi che apporta... Bravo Giovanni! Spesso si crede che le traduzioni turistiche siano "semplici" e "generiche", ma ci si dimentica del fatto che adattare un testo pensato per un pubblico (prendiamo, ad esempio, il pubblico tedesco) ad un altro pubblico (come può essere quello italiano) è tutt'altro che semplice o immediato.. ci vogliono molta esperienza ed una profonda conoscenza del mercato, se davvero si vuole fornire un servizio di ottima qualità. Poi, come dice Lionel, i ragazzini te lo fanno per Eur 0.02 a parola.. ma NON si tratta di un lavoro da 0.02 e, permettimi di sottolinearlo, nemmeno da 0.05. Poi se vogliamo cominciare a dividere i traduttori tra serie A e serie B in base ai testi che traducono facciamolo pure, ma qui si scivola in un discorso un po' squallido secondo me. Edit: Stiamo, però, scivolando nell'off-topic! [Edited at 2010-01-23 14:40 GMT] [Edited at 2010-01-23 14:44 GMT] Forse non mi sono fatto capire bene; il discorso è un discorso di concorrenza. E' molto più facile trovare chi traduce un sito web turistico che un manuale per centrrale nucleare. Di conseguenza, se il numero di traduttore aumenta, aumenta la concorrenza e crolla il prezzo. Questo vale in tutti settori. Non è un fatto di serie A o B, ma un fatto di mercato al mio modesto avviso. E poi a rischio di apparire antipatico, permettetemi di dire che per tradurre un sito turistico bastano 4 anni di lingua; per il manuale d'una centrale nuclear almeno il doppio ! | |
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Alessandra Martelli (X) Olaszország Local time: 05:01 angol - olasz + ... Nessuna questione di antipatia.. | Jan 24, 2010 |
Lionel_M wrote: Forse non mi sono fatto capire bene; il discorso è un discorso di concorrenza. E' molto più facile trovare chi traduce un sito web turistico che un manuale per centrrale nucleare. Di conseguenza, se il numero di traduttore aumenta, aumenta la concorrenza e crolla il prezzo. Questo vale in tutti settori. Non è un fatto di serie A o B, ma un fatto di mercato al mio modesto avviso. E poi a rischio di apparire antipatico, permettetemi di dire che per tradurre un sito turistico bastano 4 anni di lingua; per il manuale d'una centrale nuclear almeno il doppio ! Lionel, il discorso che fai sulla concorrenza è assolutamente corretto, non sarò certo io a metterlo in dubbio. Quello che contesto è il fatto che un settore venga reputato "semplice" - oppure, visto che si parla di ragazzini, "dilettantistico" - per il semplice fatto che possono "bastare 4 anni di lingue". La traduzione, come ben sappiamo, non è semplicemente "copiare in un'altra lingua" e guardando alcuni siti di hotel ci si rende conto immediatamente della qualità della traduzione - o della mancanza totale di essa -, e la qualità della traduzione richiede una profonda conoscenza del mercato a cui ci si rivolge.. conoscenza che si acquisisce con l'esperienza. Quanto alla centrale nucleare.. beh, non credo che la conoscenza della lingua sia sufficiente ad affrontare questo tipo di testi, indipendentemente da quanti anni di studio si abbiano alle spalle. Tradurre un testo specialistico senza avere alcuna nozione della materia in oggetto è come imballare un oggetto di cristallo senza metterci nemmeno un po' di gommapiuma intorno - indipendentemente dalla materia. Buona domenica Aless | | | Lionel_M (X) Local time: 05:01 angol - francia + ... D'accordissimo Alessia | Jan 24, 2010 |
Perfetto il tuo raggionamento. Forse dove ancora non mi sono espresso bene e' sul concetto di "ragazzini". Sarà la mia età... Comunque, penso che un laureato in lingua, o dopo gli sutdi in una scuola prestogiosa come l'ISIT, sia perfettamente in grado di tradurre (anche meglio di me !) testi "classici". Per questo intendo testi che non necessitano conoscenze specifiche (ingegneria, medicale, legale...). Per questo motivo, credo che ci sia su questo tipo di jobs una fort... See more Perfetto il tuo raggionamento. Forse dove ancora non mi sono espresso bene e' sul concetto di "ragazzini". Sarà la mia età... Comunque, penso che un laureato in lingua, o dopo gli sutdi in una scuola prestogiosa come l'ISIT, sia perfettamente in grado di tradurre (anche meglio di me !) testi "classici". Per questo intendo testi che non necessitano conoscenze specifiche (ingegneria, medicale, legale...). Per questo motivo, credo che ci sia su questo tipo di jobs una forte concorrenza che tira verso il basso i prezzi. Inutile dire che se per un lavoro arrivano 50 proposte, almeno una decina chiederanno € 0.05 per "prendere" questo job. Più difficile se arrivano 3-4 proposte. Ovviamente, questi numeri le faccio per esempio e al netto delle proposte indecente di gente non qualificata. Ovviamente anche, non basta conoscere due lingue per saper tradurre ! Magari fosse cosi semplice ! Buona domenica a tutti. ▲ Collapse | | | Emanuela Casola Olaszország Local time: 05:01 angol - olasz + ... TÉMAINDÍTÓ Vivere decentemente? | Jan 25, 2010 |
Vorrei condividere con voi l'interessante intervento di un collega, letto proprio stamattina. Un saluto e buona settimana a tutti. "L'errore fondamentale consiste nel credere che una traduzione da 0,04 sia equivalente o addirittura intercambiabile con una da 0,15 o 0,30. E se noi, traduttori, commettiamo un tale errore, come speriamo di poter educare i clienti a non commetterlo? Vi ga-ran-ti-sco che la maggior parte dei miei clienti NON GUARDA... See more Vorrei condividere con voi l'interessante intervento di un collega, letto proprio stamattina. Un saluto e buona settimana a tutti. "L'errore fondamentale consiste nel credere che una traduzione da 0,04 sia equivalente o addirittura intercambiabile con una da 0,15 o 0,30. E se noi, traduttori, commettiamo un tale errore, come speriamo di poter educare i clienti a non commetterlo? Vi ga-ran-ti-sco che la maggior parte dei miei clienti NON GUARDA NEANCHE i curriculum di traduttori che propongono i propri servizi a tariffe troppo basse, convinti che, a tali tariffe, il traduttore non ha le competenze necessarie né IL TEMPO di fare un buon lavoro. Convinti che per VIVERE DECENTEMENTE con questa tariffa bisogna tradurre talmente tante parole a settimana che lo si può fare solo in modalità "cervello scollegato", per poter consegnare non dei testi finiti ma delle "parole a peso". E vi assicuro che ci sono numerosi traduttori che se ne fregano dei concorrenti meno cari, perché sanno che a tali tariffe la qualità non può essere presente e soprattutto l'hanno fatto capire al cliente. Se una tariffa di 0,04 rischia di farvi perdere clienti, probabilmente significa che il vostro "pacchetto marketing" è da rivedere, così come il vostro modello di attività. La vostra posizione, il vostro mercato, il livello della vostra clientela, il livello dei vostri interlocutori, etc. Chi ha le competenze è capace di migliorare le proprie tariffe e le proprie condizioni di lavoro, a patto di volerlo e di riflettere su questo tema. Come lo so? Perché io stesso, che ho cominciato la mia carriera alla straordinaria tariffa di 5 centesimi, ho avuto la fortuna di incontrare colleghi intelligenti e disponibili i quali mi hanno dato consigli che mi sono affrettato a mettere in pratica. E questi ultmi non lavorano neanche nel settore bancario, né hanno più fortuna di altri, HANNO SOLO PRESO IN MANO IL PROPRIO DESTINO, come ogni bravo professionista freelance, per il loro bene e per quello della loro famiglia. Questa possibilità è aperta a tutti, ma bisogna (1) accettare di vederla e (2) volerla cogliere". È proprio salutare avere a che fare con gente così, qualcuno che dice qualcosa nell'interesse di tutti. Certo dall'altro lato, come dice anche lui, ci deve essere chi abbia la capacità di apprezzare. A buon intenditor... ▲ Collapse | | | Il problema è più complesso... | Jan 25, 2010 |
Emanuela Casola wrote: Vorrei condividere con voi l'interessante intervento di un collega, letto proprio stamattina. Un saluto e buona settimana a tutti. "L'errore fondamentale consiste nel credere che una traduzione da 0,04 sia equivalente o addirittura intercambiabile con una da 0,15 o 0,30. E se noi, traduttori, commettiamo un tale errore, come speriamo di poter educare i clienti a non commetterlo? Vi ga-ran-ti-sco che la maggior parte dei miei clienti NON GUARDA NEANCHE i curriculum di traduttori che propongono i propri servizi a tariffe troppo basse, convinti che, a tali tariffe, il traduttore non ha le competenze necessarie né IL TEMPO di fare un buon lavoro. Convinti che per VIVERE DECENTEMENTE con questa tariffa bisogna tradurre talmente tante parole a settimana che lo si può fare solo in modalità "cervello scollegato", per poter consegnare non dei testi finiti ma delle "parole a peso". E vi assicuro che ci sono numerosi traduttori che se ne fregano dei concorrenti meno cari, perché sanno che a tali tariffe la qualità non può essere presente e soprattutto l'hanno fatto capire al cliente. Se una tariffa di 0,04 rischia di farvi perdere clienti, probabilmente significa che il vostro "pacchetto marketing" è da rivedere, così come il vostro modello di attività. La vostra posizione, il vostro mercato, il livello della vostra clientela, il livello dei vostri interlocutori, etc. Chi ha le competenze è capace di migliorare le proprie tariffe e le proprie condizioni di lavoro, a patto di volerlo e di riflettere su questo tema. Come lo so? Perché io stesso, che ho cominciato la mia carriera alla straordinaria tariffa di 5 centesimi, ho avuto la fortuna di incontrare colleghi intelligenti e disponibili i quali mi hanno dato consigli che mi sono affrettato a mettere in pratica. E questi ultmi non lavorano neanche nel settore bancario, né hanno più fortuna di altri, HANNO SOLO PRESO IN MANO IL PROPRIO DESTINO, come ogni bravo professionista freelance, per il loro bene e per quello della loro famiglia. Questa possibilità è aperta a tutti, ma bisogna (1) accettare di vederla e (2) volerla cogliere". È proprio salutare avere a che fare con gente così, qualcuno che dice qualcosa nell'interesse di tutti. Certo dall'altro lato, come dice anche lui, ci deve essere chi abbia la capacità di apprezzare. A buon intenditor... questo discorso avrebbe senso se tutti traducessimo a tempo pieno e se la traduzione fosse la nostra unica fonte di guadagno. Ma non è così. Tanta gente ha un altro lavoro e si occupa di traduzione nel tempo libero o per "arrotondare"... nulla di male... il problema sta nel fatto che, non avendo forti pressioni dal punto di vista del reddito - per sopravvivere, insomma - tariffe anche di 5 centesimi sono nella norma, proprio perché la traduzione non è fondamentale ai fini del sostentamento. E attenzione: la qualità offerta da queste persone è più che accetabile, perché spesso non si tratta di novellini o principianti. Le ragioni sociali della diffusione di certe tariffe sono complesse, tanto quanto la segmentazione del mercato...
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Emanuela Casola Olaszország Local time: 05:01 angol - olasz + ... TÉMAINDÍTÓ Pienamente d'accordo, ma perché non.. | Jan 25, 2010 |
Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: questo discorso avrebbe senso se tutti traducessimo a tempo pieno e se la traduzione fosse la nostra unica fonte di guadagno. Ma non è così. Tanta gente ha un altro lavoro e si occupa di traduzione nel tempo libero o per "arrotondare"... nulla di male... il problema sta nel fatto che, non avendo forti pressioni dal punto di vista del reddito - per sopravvivere, insomma - tariffe anche di 5 centesimi sono nella norma, proprio perché la traduzione non è fondamentale ai fini del sostentamento. E attenzione: la qualità offerta da queste persone è più che accetabile, perché spesso non si tratta di novellini o principianti. Le ragioni sociali della diffusione di certe tariffe sono complesse, tanto quanto la segmentazione del mercato...
[Edited at 2010-01-25 12:36 GMT] Sono d'accordo e in questo penso che l'Italia costituisca un mercato a sé stante: sono pochi i traduttori a tempo pieno che si mantengono da soli e conducono una vita dignitosa con quest'unica attività. È un dato di fatto. Sarebbe interessante d'altronde avere dei dati, fare delle inchieste. Nel paese in cui risiedo abbiamo accesso a dati di questo tipo. Tuttavia, anche chi lo fa come attività accessoria, non potrebbe fargli piacere capire che se vuole può vivere meglio? E non rubando, ma solo chiedendo ciò che gli è dovuto? Inoltre, la guerra delle tariffe è una realtà voluta e creata dalle agenzie, i traduttori sono solo l'ultima ruota del carro. In Italia conosco ...zero traduttori che lavorano per lo più con clienti diretti, manca proprio questa modalità. E le agenzie tutto fanno tranne i nostri interessi, questo è innegabile. Le agenzie educano i clienti a LORO modo e l'unico modo che hanno per farlo è...la tariffa più bassa. Ma non mi sembra che questa sia la politica delle grandi marche che vogliono vendere qualità. | | | Fran Cesca Olaszország Local time: 05:01 angol - olasz + ...
Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: questo discorso avrebbe senso se tutti traducessimo a tempo pieno e se la traduzione fosse la nostra unica fonte di guadagno. Ma non è così. Tanta gente ha un altro lavoro e si occupa di traduzione nel tempo libero o per "arrotondare"... nulla di male... il problema sta nel fatto che, non avendo forti pressioni dal punto di vista del reddito - per sopravvivere, insomma - tariffe anche di 5 centesimi sono nella norma, proprio perché la traduzione non è fondamentale ai fini del sostentamento. E attenzione: la qualità offerta da queste persone è più che accetabile, perché spesso non si tratta di novellini o principianti. Le ragioni sociali della diffusione di certe tariffe sono complesse, tanto quanto la segmentazione del mercato...
[Edited at 2010-01-25 12:36 GMT] Non so quanto sono in linea o OT, ma a tal proposito mi sorge spontanea la considerazione che qui in Italia vale lo stesso un po' per tutti i lavori, dall'idraulico al traslocatore al traduttore al commercialista e tutto ciò contribuisce a foraggiare questo 'sottobosco' di 'manovalanze' a buon mercato... | | | Gianni Pastore Olaszország Local time: 05:01 Tag (2007 óta) angol - olasz È anche vero il contrario | Jan 25, 2010 |
Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: questo discorso avrebbe senso se tutti traducessimo a tempo pieno e se la traduzione fosse la nostra unica fonte di guadagno. Ma non è così. Tanta gente ha un altro lavoro e si occupa di traduzione nel tempo libero o per "arrotondare"... nulla di male... il problema sta nel fatto che, non avendo forti pressioni dal punto di vista del reddito - per sopravvivere, insomma - tariffe anche di 5 centesimi sono nella norma, proprio perché la traduzione non è fondamentale ai fini del sostentamento. E attenzione: la qualità offerta da queste persone è più che accetabile, perché spesso non si tratta di novellini o principianti. Le ragioni sociali della diffusione di certe tariffe sono complesse, tanto quanto la segmentazione del mercato...
[Edited at 2010-01-25 12:36 GMT] Personalmente, il fatto di farlo part-time e potendo già disporre di una (certa) stabilità economica, mi permette di accettare solo i lavori che voglio, alla tariffa che dico io. A costo di ripetermi, al di sotto di una certa soglia preferisco andare a fare qualche vasca in piscina, che ci guadagno in salute. | | | dropinka (X) Olaszország angol - olasz + ... Stavo pensando la stessa cosa | Jan 25, 2010 |
Gianni Pastore wrote: Personalmente, il fatto di farlo part-time e potendo già disporre di una (certa) stabilità economica, mi permette di accettare solo i lavori che voglio, alla tariffa che dico io. A costo di ripetermi, al di sotto di una certa soglia preferisco andare a fare qualche vasca in piscina, che ci guadagno in salute. Sempre bello leggerti, Gianni, e condividere quanto scrivi Claudia | |
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Gianni Pastore Olaszország Local time: 05:01 Tag (2007 óta) angol - olasz Dato di fatto? | Jan 25, 2010 |
Emanuela Casola wrote: (...) sono pochi i traduttori a tempo pieno che si mantengono da soli e conducono una vita dignitosa con quest'unica attività. È un dato di fatto. Sarebbe interessante d'altronde avere dei dati, fare delle inchieste. Nel paese in cui risiedo abbiamo accesso a dati di questo tipo. E da dove l'avresti desunto, questo dato di fatto? Perché poi dopo dichiari: Sarebbe interessante d'altronde avere dei dati, fare delle inchieste.
Perdonami, ma il discorso mi pare si contraddica da solo. Oppure (più probabilmente) sono io che ho capito male? | | |
Gianni Pastore wrote: Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote: questo discorso avrebbe senso se tutti traducessimo a tempo pieno e se la traduzione fosse la nostra unica fonte di guadagno. Ma non è così. Tanta gente ha un altro lavoro e si occupa di traduzione nel tempo libero o per "arrotondare"... nulla di male... il problema sta nel fatto che, non avendo forti pressioni dal punto di vista del reddito - per sopravvivere, insomma - tariffe anche di 5 centesimi sono nella norma, proprio perché la traduzione non è fondamentale ai fini del sostentamento. E attenzione: la qualità offerta da queste persone è più che accetabile, perché spesso non si tratta di novellini o principianti. Le ragioni sociali della diffusione di certe tariffe sono complesse, tanto quanto la segmentazione del mercato...
[Edited at 2010-01-25 12:36 GMT] Personalmente, il fatto di farlo part-time e potendo già disporre di una (certa) stabilità economica, mi permette di accettare solo i lavori che voglio, alla tariffa che dico io. A costo di ripetermi, al di sotto di una certa soglia preferisco andare a fare qualche vasca in piscina, che ci guadagno in salute. ma a me sembra che la realtà ti smentisca... G | | | NON è un problema prettamente italiano | Jan 25, 2010 |
Emanuela Casola wrote: penso che l'Italia costituisca un mercato a sé stante: sono pochi i traduttori a tempo pieno che si mantengono da soli e conducono una vita dignitosa con quest'unica attività. È un dato di fatto Qui l'unico dato di fatto è che il lavoro è globale e NON è un problema solo italiano, se controlli i forum in francese e in spagnolo (ma anche in inglese) te ne renderai conto da sola e il paese in cui risiedi non è diverso, anzi.... A mio avviso tali affermazioni non hanno fondamento, il problema è grave ma NON è solo italiano altrimenti a me sinceramente importerebbe ben poco, dato che appunto il nostro è un mestiere globale e clienti italiani praticamente non ne ho. Se continuiamo a credere che il problema sia solo italiano siamo su una strada sbagliata. | | | A témához tartozó oldalak: < [1 2 3 4 5 6 7] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » Messaggio per i giovani traduttori (e per i meno giovani) TM-Town | Manage your TMs and Terms ... and boost your translation business
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